Ferrara e il diamante nascosto
Visitare Ferrara a piedi in un giorno
Ferrara mi ha stupita per la sua bellezza, eleganza e per il suo essere a misura d’uomo. L’avevo scelta perché non è troppo distante da Milano e perché conosco poco la zona, anche se ho sempre voluto visitarla. Il centro storico rinascimentale è Patrimonio dell’Unesco dal 1995 e mi ha sorpresa per come sia conservato e curato. Resta inoltre uno dei cinque capoluoghi di provincia, insieme a Bergamo, Grosseto, Lucca e Viterbo, ad avere il centro storico quasi completamente circondato da mura.
Ferrara mi ha colpita proprio per l’atmosfera fresca e rilassata che emana, si può girare a piedi senza soffocare nel traffico e ancora meglio in bici, perché ha moltissime piste ciclabili, ma fate attenzione perché le biciclette sfrecciano da ogni dove e hanno sempre la precedenza.
Potete visitarla tranquillamente in un giorno. Io sono partita, avendo parcheggiato un pochino fuori dal centro storico, da Via delle Volte, che deve il suo nome ai numerosi archi e passaggi sospesi che la caratterizzano. È diventata in attimo il mio posto preferito, perché percorrendola tutta (è lunga 2 chilometri) e passeggiando sul selciato di ciottoli ho avuto la sensazione che da un momento all’altro da una porticina o da un cancelletto potessero sbucare cavalieri e dame agghindati per il Palio delle Contrade.
In centro il monumento più famoso di Ferrara è sicuramente il Castello Estense, che fu costruito a partire dal 1385 ed è uno dei pochi castelli con fossato adacquato esistente in Italia. Si accede al castello da due ponti levatoi che portano direttamente nel cortile dal quale inizia il percorso per poi visitare le prigioni (attenti alla testa quando entrate nei cunicoli) e le sale affrescate. Fino a dicembre 2017 sarà possibile visitare anche la mostra “L’Arte per l’Arte” che espone alcune opere di Giovanni Boldini, Filippo de Pisis, Gaetano Previati, Giuseppe Mentessi e di altri artisti ferraresi attivi tra Ottocento e Novecento.
Passeggiando per Corso Ercole I d’Este si arriva a Palazzo dei Diamanti che deve il suo nome dalle circa 8.500 bugne in marmo bianco e rosa a forma di diamante che ne ricoprono le due facciate. La leggenda narra che il Duca Ercole I d’Este fece nascondere all’interno di una delle bugne un vero diamante appartenente alla sua corona. Dell’esatto nascondiglio ne era a conoscenza anche il capomastro, il Duca, quindi per essere certo che nessuno potesse rivelare la posizione del diamante, avrebbe fatto accecare e tagliare la lingua al povero capomastro. La posizione del vero diamante è così rimasta segreta per sempre.
A Ferrara non mi sono limitata ad ammirare le bellezze dell’arte, ho infatti trovato una gelateria che propone anche molti gusti di gelato senza latte.
È in Corso Martiri della Libertà, che è la via che costeggia il Castello Estense, e si chiama L’Era glaciale. Produce gelati senza latte utilizzando i prodotti òlvi, che sono a base di olio d’oliva. All’interno c’è una vasta scelta di gusti senza latte, anche un po’ insoliti, ma che possono cambiare a seconda dei giorni: pesto di nocciola, vaniglia, pera e zenzero, confetto sono quelli che ho potuto vedere. Io ho preso una coppetta con pistacchio e liquirizia, menta e finocchio. Davvero buona. Ho poi assaggiato anche mirtillo, sambuco e limone.
Se poi vi resta un pochino di tempo andate a vedere la Rotonda Foschini, a due passi dal Castello, un piccolo cortile ovale, che resta un po’ nascosto, ma è parte del Teatro Comunale. Nata come zona di passaggio delle carrozze, oggi è una piccola chicca chiusa al traffico.