Thailandia il paradiso all’improvviso
Una breve guida dei piatti tipici thailandesi
L’estate scorsa, con fidanzato e due amici, ho realizzato uno dei miei tanti sogni di viaggi e sono andata in Thailandia. Una terra meravigliosa, ricca di storia, cultura, natura e cibo.
E come faccio sempre prima di un viaggio, mi sono informata sul cibo, perché ho sempre bisogno di sapere, vista la mia intolleranza al lattosio, che tipo di cucina andrò ad assaggiare durante il viaggio. E con mia grande gioia ho scoperto che in Thailandia, come in quasi tutta l’Asia, non usano latte, latticini e burro! L’unico latte che usano è quello di cocco, che ho scoperto essere buonissimo! Lo usano sia per i dolci che per i piatti salati. Tra l’altro in Thailandia non esistono il primo, il secondo e via dicendo, ma dei meravigliosi piatti unici che contengono proteine e verdure.
Il piatto più famoso è sicuramente il Pad Thai a base di noodles di riso che sono saltati nel wok con l’aggiunta di gamberi, arachidi, uova, salsa di pesce, tamarindo, peperoncino, verdure e germogli di soia (aggiunti all’ultimo). Si può trovare anche con il pollo al posto dei gamberi, oppure con entrambi e nella versione vegetariana. Il Pad Thai più buono per me è stato quello che ho mangiato in un piccolo locale a Phitsanulok. La città dove ci siamo fermati a dormire mentre ci dirigevamo verso Nord, dopo avere visitato Bangkok e le rovine imperiali di Ayuthaya, in previsione di perderci tra i templi di Sukhotahi e di arrivare a Chiang Mai. Purtroppo non vi saprei indicare dove trovarlo e neanche il nome, perché era scritto nella loro lingua tutta riccioli e lineette e il conto è arrivato scritto a mano su un cartoncino, ma fidatevi se vi dico di mangiare dove mangiano i thailandesi, non ve ne pentirete.
Non andate in cerca del ristorante di lusso a tutti i costi, perché l’estetica del posto spesso non va di pari passo con la buona cucina. Da occidentale ho avuto un po’ di remore all’inizio, ma poi mi sono fidata e ho persino assaggiato i Cotton Candy (pancakes molto sottili azzurri/verdi fatti con latte e zucchero di cocco) comprati in una bancarella fuori dal complesso dei templi di Ayuthaya.
Mentre ci dirigevamo verso Nord, ci siamo fermati a pranzare al The Chaba Lagoon, un luogo magico, immerso nel verde, tra fiori e piante di ogni tipo. Lo abbiamo scoperto grazie alla guida che abbiamo scelto per farci visitare le rovine di Ayuthaya e Sukhotahi e probabilmente da soli non lo avremmo trovato, ma ve lo consiglio assolutamente. Si mangia sotto alle pagode, tra alberi e fiori, il cibo è molto buono e abbiamo assaggiato un po’ di tutto: noodles con verdure e gamberi, riso, pollo fritto in pastella, zuppa di verdure, banane con il latte di cocco e ananas. Un luogo magico che rappresenta esattamente l’idea che mi ero fatta della Thailandia.
A Chiang Mai, ancora più a Nord, ho assaggiato uno dei dolci tipici thailandesi e tornata a casa mi sono ripromessa di cercare di rifarlo, ma non sono ancora soddisfatta. Il dolce è il Mango Sticky Rice, riso cotto nel latte di cocco accompagnato da fettine di mango fresco, una goduria per vista e palato. Ne avrei mangiati in continuazione! Sempre al Nord ho mangiato la zuppa di pollo con latte di cocco e lemongrass, una zuppa, che in realtà assomiglia di più a una vellutata, dal sapore agrumato, ma non piccante, dovuto alla presenza del lemongrass, zenzero, lime e foglie del kefir lime (che però non sono da mangiare), ma resa più delicata dalla presenza del latte di cocco. L’ho assaggiata servita in una noce di cocco come zuppiera, una meraviglia!
A Koh Tao, isola del Golfo del Siam, un paradiso se cercate tranquillità, mare bello e natura, ho assaggiato il pollo al curry con latte di cocco, che è la versione thai del pollo al curry, ma con il latte di cocco che regala al piatto dolcezza e aromaticità (qui trovate la ricetta). Non è dolce come ci si potrebbe aspettare, perché il curry con il suo gusto piccante lo bilancia piacevolmente. Sempre a KohTao ho mangiato l’insalata di papaya verde, piatto che potrebbe essere molto piccante, se non specificate di farlo “poco spicy”, come del resto vi consiglio di chiedere per quasi tutti i piatti thai, è composto da lunghe strisce di papaya acerba pestate in un mortaio insieme a pomodori, carote, fagiolini, peperoncino, arachidi, succo di lime e salsa di pesce. È perfetta per aiutarvi a contrastare il caldo afoso del Paese, a patto di mangiarla con poco peperoncino!
In questo post ho voluto condividere con voi le specialità thailandesi che più ho amato, ma la cucina della Thailandia è molto varia e ricca di piatti saporiti e colorati, il mio consiglio è di assaggiarne il più possibile. Dimenticavo di dirvi di bere assolutamente l’acqua di cocco servita nella noce di cocco appena aperta, che ha un bel colore verde intenso, nei posti migliori ve la aprono al momento con una coltellaccio enorme, è fresca, non troppo dolce e dissetante!