La ricetta dei bastoncelli di Peccioli: cialde senza latte
I bastoncelli di Peccioli senza latte e senza burro
Quando a inizio ottobre sono andata in Valdera, in provincia di Pisa, per scoprire alcuni borghi medievali, non pensavo che avrei fatto un tuffo nella mia infanzia.
Ho trovato dei dolcetti tipici della Toscana che mangiavo quando andavo a Pisa da mio zio con i nonni: le nozze, come li chiamano a Calcinaia (sempre vicino a Pisa), che invece a Peccioli chiamano bastoncelli. Le nozze hanno una forma conica, i bastoncelli ondulata. Sono dolcetti che potete trovare facilmente alle fiere e alle sagre di paese.
Io sono stata fortunata perché ho assistito alla loro preparazione.
Insomma a parte la forma, la ricetta è abbastanza simile. Perché tutti e due sono fatti con farina, uova, zucchero ed essenza (o semi) di anice. E soprattutto sono senza latte e burro, quindi perfetti per gli intolleranti al lattosio.
Ingredienti per circa 20 bastoncelli
150 gr di farina di tipo 00
150 gr di zucchero
7 uova + 1 tuorlo
150 ml di olio di oliva
150 ml di rosolio
essenza di anice o 40 gr di semi di anice
un pizzico di sale
Preparazione
In una ciotola mettete a rinvenire i semi di anice nell’olio per mezz’ora, dopo averli lavati.
Sbattete le uova con lo zucchero finché non diventano spumose e lo zucchero non sarà scomparso.
Sempre mescolando, unite il rosolio, l’olio, i semi di anice e per ultima la farina setacciata.
Una volta amalgamato l’impasto, lasciatelo riposare per circa 2 ore, coprendolo con uno strofinaccio. Mescolatelo ogni tanto per evitare che si formi la crosta.
Scaldate lo stampo sul fornello (lo vedete in foto), mettete un po’ di impasto al centro, schiacciate e cuocete per pochi minuti da entrambi i lati, finché i bastoncelli non saranno dorati.
Aprite lo stampo e con l’aiuto di un coltello staccate i bastoncelli dalla piastra. Lasciateli cadere in una ciotola, si devono raffreddare prima di poterli assaggiare.
Piccole accortezze/modifiche
Le nozze hanno una forma conica, perché appena staccate dallo stampo vengono arrotolate. I bastoncelli sono ondulati. Ma il sapore è lo stesso.
Forse avete sentito parlare dei brigidini, che sono preparati in maniera diversa e sono originari di Lamporecchio, in provincia di Pistoia. E compaiono anche nel ricettario di Pellegrino Artusi, ma sapete che in Toscana basta spostarsi di pochi campanili (o chilometri) e troverete tutto un altro mondo.
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Ciao Daniel,
la ricetta la trovi nell’articolo, sopra ai commenti.