Alla scoperta dei borghi della Valdera in Toscana
Valdera: scopriamo insieme i suoi borghi medievali
Quest’anno per me è proprio l’anno della Toscana. Non ci sono dubbi! Dopo l’Isola d’Elba, la Val d’Orcia, Arezzo e tutti gli altri luoghi di cui ancora vi devo raccontare, a inizio ottobre sono stata in Valdera, in provincia di Pisa. Per scoprire tre borghi meravigliosi, ma poco conosciuti.
Peccioli, Chianni e Lajatico. Sono abbarbicati ognuno su una collina e dominano la Valdera dall’alto, regalando, a chi li visita, dei panorami bellissimi sulle colline toscane. Se non li conoscete, seguite il mio racconto. Sono sicura che vi verrà voglia di fermarvi, mentre magari state andando verso Volterra o la Val d’Elsa.
Peccioli il borgo medievale immerso nel presente
Peccioli è il borgo più grande e più conosciuto, è Bandiera Arancione Touring Club dal 2003 e offre diverse possibilità di visita. Se siete, per esempio, appassionati di arte contemporanea potete andare in cerca delle numerose opere che sono sparse per il paese. Partite da Lo sguardo di Peccioli, installazione che è composta da moltissimi pannelli di fotografie degli occhi degli abitanti del paese, installati ai piedi della Chiesa di San Carmine. Oppure salite sull’Acropoli realizzata da Vittorio Messina, dove troverete una installazione che richiama l’acropoli di Atene, ma soprattutto una vista splendida sul territorio intorno a Peccioli.
Ma essendo un borgo medievale non potete perdervi il giro nelle intricate viuzze, che vi permetterà di scoprire scorci inaspettati. Sempre a Peccioli, in Località Legoli, potete vedere uno dei tabernacoli di Benozzo Gozzoli. Pittore toscano che nel suo girovagare per la Toscana ha dipinto numerosi tabernacoli in diversi luoghi della Valdera e della Val d’Elsa.
Il cibo tra la tradizione e l’innovazione
Peccioli non è solo arte, cultura e natura, ma anche cibo. Proprio qui ho ritrovato dei dolci che mangiavo quando ero piccola e passavo le mie estati in provincia di Pisa, ma un po’ più lontano da qui. A Peccioli li chiamano bastoncelli e sono fatti con uova, anice, farina, olio e zucchero. Io li conoscevo con il nome di nozze, ma il gusto è proprio uguale! Qui trovate la ricetta.
Se volete fermarvi per pranzare vi consiglio di andare al ristorante della Pasticceria Ferretti, storico locale del borgo, aperto da più di 100 anni. Qui potrete gustare i piatti tipici toscani rivisitati in chiave moderna. Il mio preferito è stato il sushi toscano che nel menù era previsto con ribollita, pappa al pomodoro e pecorino, avvolti in zucchine scottate. Ma che per me, vista la mia intolleranza al lattosio, hanno preparato senza pecorino ma con patate lesse con la curcuma. Vi consiglio di assaggiare anche gli spaghetti alle chiocciole di Valdera, un piatto particolare che non si trova facilmente. E ancora il polpo sullo scoglio, morbidissimo e che si scioglie in bocca oppure il Tonno del Chianti, che a differenza del suo nome è maiale brasato nel vino. Purtroppo non ho potuto assaggiare i dolci, ma per fortuna girando per il paese ho trovato i bastoncelli.
La Pasticceria Ferretti, per preparare i primi, usa la pasta dell’Azienda Agricola La Floriddia, un’azienda biologica che si trova poco lontano da Peccioli e che coltiva solo grani antichi. Visitandola ho potuto assaggiare la loro pasta, ma anche i cantuccini e i biscotti, tutti senza latte e burro, non mi sembrava vero! Se vi capita di passare, provate ad andare a dare un’occhiata, i proprietari sono sempre molto felici di spiegare quanta passione mettono nei loro prodotti e nelle loro farine.
Chianni e le castagne che cadono dagli alberi
I boschi intorno al borgo sono conosciuti per la raccolta delle castagne (anzi dei marroni), che vengono poi utilizzate per preparare diversi piatti. Il dolce più tipico è certamente il castagnaccio, ma ho scoperto anche un dolce che si chiama tronchetto di castagne che è interamente ricoperto di cioccolato. Chianni però è anche un bel borgo medievale, quindi vi consiglio di andare a visitare la Chiesa di San Donato, dove troverete un prezioso altare in marmo di Carrara.
Il Borgo di Rivalto, una frazione di Chianni, che nacque come torre fortificata in epoca medievale, è oggi un delizioso piccolo borgo, da vedere per scoprire le vie e le porticine decorate da numerosi vasi di fiori. Merita la visita anche se è davvero minuscolo.
Lajatico è immerso nel silenzio
L’ultima tappa di questo tour della Valdera è Lajatico, che è un piccolo borgo diventato famoso perché ha dato i natali ad Andrea Bocelli. Tutto a Lajatico gira intorno a Bocelli e alla sua famiglia, che amano moltissimo questa pezzetto di Toscana. Ed è qui che il cantante ha deciso di creare il Teatro del Silenzio. Un teatro ricavato tra le colline, un teatro atipico, che non ha muri, poltrone o sipari, ma solo un palcoscenico e i dolci pendii delle colline. Viene utilizzato solo una volta all’anno. Tutto il resto del tempo il silenzio domina la valle e nulla intacca la sua perfetta armonia. Io l’ho visto in un giorno qualsiasi, un giorno ventoso e ho potuto girare a piedi e fare mille fotografie alle colline intorno che creano da sole una scenografia meravigliosa. Non ci sono cancelli o catene, seguite la Strada del Silenzio, non potete sbagliare.
A Lajatico vi consiglio di fermarvi per cena alle Officine Bocelli Food Court, uno spazio multifunzionale in cui cucina, design e musica convivono in armonia. Molto più di un semplice ristorante, è un luogo nato dalla passione di Andrea Bocelli e della sua famiglia per la terra in cui sono nati e cresciuti. I piatti sono una rivisitazione della cucina tipica toscana e sono preparati con ingredienti di stagione. Io infatti ho mangiato una buonissima vellutata di zucca con crostini, che mi hanno preparato senza latte!
Il racconto di questo altro pezzetto di Toscana termina qui, ma presto vi racconterò di altri luoghi meravigliosi.